Firenze S. Croce

Contatti
 

Opera di Santa Croce, Firenze

P.zza S. Croce, 16 – 50122 Firenze

Telefono: 055 2466105
Fax: 055 2008789
e-mail: segreteria@santacroceopera.it
web: www.santacroceopera.it

 

Profilo dell’ente

 

L’Opera di Santa Croce è un’organizzazione laica e senza scopo di lucro che dal XIV secolo si occupa della tutela, conservazione e valorizzazione del complesso monumentale di Santa Croce, bene pubblico di proprietà del Fondo Edifici di Culto (FEC) del Ministero dell’Interno e del Comune di Firenze.

Attualmente, l’Opera di Santa Croce è un ente dotato di personalità giuridica riconosciuta con attestato ministeriale, amministrato secondo le norme di legge e di regolamento che disciplinano le Fabbricerie, e persegue la finalità di esclusiva utilità sociale di concorrenza alla tutela, promozione e valorizzazione della Basilica e del Complesso Monumentale di Santa Croce.

In quanto fabbriceria, l’Opera di Santa Croce è soggetta alle norme concordatarie tra Stato italiano e Chiesa Cattolica (Legge 848/1929 e Legge 222/1985) e al Decreto del Presidente della Repubblica n. 33/1987, che prevedono che sia amministrata da un organo collegiale composto da sette consiglieri, di cui due nominati dall’Arcivescovo di Firenze e cinque nominati dal Ministero dell’Interno, sentito l’Arcivescovo stesso. Le nomine vengono ratificate con decreto ministeriale e hanno una validità di tre anni.  L’attività dell’ente è regolata da uno statuto (approvato dal Consiglio di Amministrazione nel 2008 e rinnovato nel 2017, sempre con decreto ministeriale) che definisce come suoi fini istituzionali la tutela, la promozione e la valorizzazione degli aspetti religiosi, civili, culturali e storici del complesso monumentale di Santa Croce.

L’immenso patrimonio artistico e il valore civile dei monumenti e memoriali custodititi in Santa Croce richiedono un’importante attività di tutela e valorizzazione che l’Opera compie senza contributi pubblici e grazie ai fondi raccolti con le visite e le donazioni private. Si tratta di un’attività che richiede ingenti risorse e che l’Opera attua attraverso delicati interventi di restauro, innumerevoli operazioni di recupero architettonico e artistico, nonché di ordinaria e straordinaria manutenzione con adeguamenti impiantistici e dei sistemi di sicurezza. Tutti i provvedimenti vengono portati avanti con la supervisione delle Soprintendenze competenti, seguendo una regolare pianificazione, e riguardano in maniera estesa sia la basilica, sia le attigue aree museali e i chiostri.

In linea con la propria missione, l’Opera affianca agli interventi conservativi anche numerose iniziative culturali di valorizzazione, volte a diffondere a un pubblico sempre più ampio la conoscenza del sito storico e della sua molteplice identità, fatta di aspetti religiosi, artistici e civili. Questo nel pieno rispetto della sacralità del luogo e in accordo con la Comunità dei Frati Minori Conventuali, che anima la vita spirituale di Santa Croce fin dalla fondazione della basilica.

Informazioni storiche

L’Opera di Santa Croce fu fondata nel Trecento per gestire la parte del patrimonio ecclesiastico destinata alla manutenzione della chiesa (Fabrica Ecclesiae). Su incarico della Repubblica Fiorentina, l’Opera di Santa Croce sovrintendeva ai lavori di costruzione della basilica, amministrando i finanziamenti provenienti dai lasciti testamentari, dalle donazioni di privati e dai sussidi straordinari elargiti dalle famiglie nobili della città.

Nel 1528 una riforma dell’Opera stabilisce i nuovi requisiti per la nomina degli “Operai”: diventa necessario appartenere ad una famiglia con patronato su una cappella o con sepoltura in Santa Croce. Nell’ambito di un programma di riforme dell’apparato amministrativo, il 14 dicembre 1783 il Granduca Pietro Leopoldo di Lorena sopprime l’Opera di Santa Croce, ricostituita solo nel 1814, quando Ferdinando III di Lorena ottiene nuovamente il governo della Toscana dopo la reggenza francese. L’Opera è affidata a tre deputati alle dipendenze del governo: un provveditore, un amministratore e un camarlingo.

Tra il 1866 e il 1868 in seguito alla legge di soppressione degli ordini religiosi, la proprietà della Chiesa di Santa Croce passa allo Stato (Fondo per il Culto del Ministero dell’Interno) e alcune porzioni del complesso monumentale vengono cedute al Comune di Firenze per uso di pubblica utilità. L’Opera di Santa Croce viene confermata nelle sue funzioni di «conservazione e gestione del Complesso e di amministrazione» dell’asse patrimoniale, funzioni che svolge tutt’oggi.


Organigramma

 Presidente: Cristina Acidini
 Vice Presidente: Aureliano Benedetti
 Consiglieri: Andrea Bucelli, Giulio Conticelli, Maria di Benedetto, Paolo Ermini, Giancarlo Lo Schiavo