Monreale

INFORMAZIONI STORICHE

La Fabbriceria del Duomo di Monreale continua l’opera che nel corso dei secoli ha esercitato la Maramma del Duomo normanno, con i Regolamenti stabiliti dagli Arcivescovi e dai Regi Visitatori. L’incendio del Duomo nel 1811 porterà all’istituzione dell’Opera del Restauro nel 1817, con una Deputazione, presieduta dall’Arcivescovo di Monreale, che si occuperà di provvedere agli interventi di recupero e di ripristino della fabbrica del Duomo e al restauro dei mosaici. Con il Regio Decreto del 3 giugno 1833 per le Maramme Siciliane e le istruzioni del 1861 per la formazione degli inventari, gli antichi statuti della Maramma seguiranno i nuovi ordinamenti politici e amministrativi. Le Maramme o Fabbricerie non vennero colpite dalle leggi eversive del 1866-1867, cosicché la Maramma del Duomo di Monreale continuò ad essere amministrata e retta nell’antico modo, con poche modifiche, relative soprattutto ad alcune cariche della Deputazione.
Il 31 maggio 1904 venne sottoscritto il nuovo Regolamento interno dell’Amministrazione della Maramma della Cattedrale di Monreale, che continuava ad essere regolata dalle disposizioni del Regio Visitatore Mons. Angelo De Ciocchis del 1742, recependo il Regio Decreto e le Istruzioni del 1833 e le ulteriori Istruzioni del dicembre 1861. Nell’art. 2 si legge che “La Maramma veniva amministrata da una Deputazione composta dal Canonico Arciprete della Cattedrale, dal Regio Subeconomo della Diocesi di Monreale e dal Sindaco della Città”. Inoltre, il Regolamento suddetto prevedeva che “l’Arcivescovo, o in Sede Vacante il Vicario Capitolare, ha sempre il diritto di prendere posto nella Deputazione e, allorché interviene nelle sedute, assume il posto di Presidente. Egli ha diritto di conoscere tutte le deliberazioni e disposizioni che si emettono dalla Deputazione, la quale non può fare spese di sorta per le fabbriche della Chiesa e del Palazzo, senza il consenso del detto Arcivescovo, o Vicario”.
La Fabbriceria, detta “Maramma” del Duomo di Monreale, venne dotata di personalità giuridica civile nel 1929, adeguando i regolamenti nel 1935 e nel 1988. Sono stati successivamente modificati e approvati i nuovi statuti dell’ente: il 21 febbraio 1994 e il 3 settembre 2012. Nell’art. 5 dello Statuto si legge: “La Maramma è amministrata da un Consiglio di Amministrazione di sette membri nominati per un triennio […] e precisamente: due componenti nominati liberamente dall’Ordinario Diocesano; gli altri cinque componenti sono nominati con decreto del Ministero dell’Interno sentito l’Ordinario Diocesano”.

Organigramma